Valigia di cartone alla mano (ma di marca e di un bellissimo blu cobalto) stamattina di buon ora comincia questa nuova parte della mia vita.
Roma mi ha salutato triste, uggiosa, affollata, nervosa.
Amsterdam mi ha accolto con un bel sole e con i fiori sbocciati nei campi, colori accesi dal finestrino dell'aereo (a cui non ho potuto fare a meno di appiccicarmi, manco fosse stata la prima volta che volavo).
La casa si è rivelata meglio delle aspettative. Ho subito fatto un rapido giro al supermercato (dove i nomi dei prodotti in olandese sono una bella sfida ma tutto sommato credo di essermela cavata) e socializzato con l'affittuaria che mi ha riempito di bustine di the di ottima qualità.
Complice lo striminzito pranzo sull'aereo alle 11:30 mi sono subito adeguato ai costumi locali e ho cenato alle sette. Un'ora dopo sono partito in esplorazione per questa piccola città, capitale dell'impero che fu.
La sensazione è stata molto positiva: strade del centro affollate e piene di gruppi musicali e pub all'aperto in preparazione della festa di domani (giorno della regina). La gente sembra molto allegra.
Ho scattato qualche foto in casa, nei dintorni e nelle strade del centro stasera. Le trovate nell'apposita sezione.
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