Da tempo i formati oggettivamente pi� affermati sul web e non solo sono il PNG (Portable Network Graphics) ed il JPEG (Joint Photographic Experts Group). Pochi si accorgono per� che i file realizzati con un programma di grafica qualsiasi potrebbero non essere ottimizzati per l'uso nel web, ovvero contenere informazioni del tutto accessorie all'immagine vera e propria e quindi inutili per la resa grafica dell'immagine da parte del browser: ad esempio un file PNG potrebbe utilizzare una compressione non ottimale, oppure un file JPG contenere le informazioni relative alla macchinetta con cui � stata realizzata la foto o addirittura una piccola anteprima dell'immagine stessa.
Queste informazioni non necessarie si traducono in byte preziosi nei file che appesantiscono inutilmente da una parte i tempi di download dell'utente e dall'altro il carico sul server che li ospita. Vengono in aiuto a questo punto due utility — ma ce ne sono altre analoghe — che eliminano ogni traccia di queste informazioni: jhead e optipng. Sono entrambe disponibili in formato sorgente per tutti i sistemi operativi e si lanciano da linea di comando.
Informazioni dettagliate sul loro uso � disponibile sui rispettivi siti, ma vediamone brevemente l'uso pi� semplice e diretto.
Per ottimizzare una immagine jpeg con jhead in modo da eliminare qualsiasi dato non necessario si pu� utilizzare la riga di comando:
jhead -purejpg -dt <nomefile.jpg>
Notare che nomefile.jpg pu� indicare anche pi� file utilizzando l'asterisco (ad es. *.jpg).
Per ottimizzare invece una immagine png, utilizziamo optipng con la riga di comando:
optipng -o7 <nomefile.jpg>
Il parametro -o7 indica di fare il numero maggiore possibile di ricompressioni per scegliere quella migliore. Per MacOSX � disponibile anche PNGCrusher, un semplice wrapper per optipng: � comodo ma consiglio di sostituirci la versione pi� recente di optipng, che tra l'altro � capace di creare png ottimizzate anche a partire da gif e bmp.
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