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Momenti d'incidenza
Juna - 1 Maggio 2005 09:04 Generale
E' difficile svegliarsi al mattino e realizzare di non avere pi� una macchina.
Fino al giorno prima ti svegli, vai al lavoro, la tua vita ti fa anche un po' schifo ma soprattutto sai che la macchina � l�, parcheggiata da qualche parte vicino casa tua.
Poi una bella sera torni dal lavoro e proprio mentre sei ferma ad aspettare uno che deve girare...ti tamponano.

Inesorabilmente e crudelmente: ti sembra di urlare mentre il vetro posteriore si spacca in mille frammenti e due persone che nemmeno ti sembra di conoscere ti volano a un metro di distanza. Anche se non te ne sei ancora accorta urli, perch� tra le altre cose, senti e vedi che la tua macchina sta andando a tamponare quella davanti e non puoi farci proprio niente.
Il tutto in qualche frazione di secondo.
Giusto il tempo di balbettare ad alta voce "stia fermo, non si muova" e scendi, con le gambe tremanti, bianca in volto come un cencio, perch� sai che la tua vita � cambiata.
Senti le voci della gente, gente che si ferma, gente che ti porta dell'acqua, gente che ti guarda come se fosse colpa tua...
Cominciano a fermarsi le macchine: questi episodi scatenano l'istinto masochista del mondo, sono tutti fermi a guardare un poveraccio che si contorce con il femore rotto e uno con la faccia spaccata e te, che non c'entri niente ma che magari secondo loro sei gi� colpevole solo per il fatto che hai una macchina (avevi) e quelli un motorino.
Arriva la municipale e poco dopo anche l'ambulanza: caricano i due infortunati e ti chiedono se stai bene. A parte il fatto di sentirsi schegge di vetro dappertutto, stai benone: gli dici di pensare a quelli del motorino, ancora un po' intontita.
Poi realizzi il danno: il vetro in frantumi, la macchina che � diventata una smart, il powerbook per terra. Sai che la macchina ripartir�, sai che non ripartir� la stessa persona.
Finalmente riesci ad avvisare tuo padre, che arriva molto dopo con una faccia truce, scruta l'entit� del danno, ma � visibilmente sollevato del fatto che almeno hai ancora lo stesso paio di gambe della mattina e la lingua in grado di muoversi nella bocca.Tua madre ti chiede come stai per telefono, non arriva nemmeno, non pu�, e per avere il primo vero abbraccio "umano" devi aspettare che passino di l� degli amici di famiglia che guardano per caso quel disastro e ti raggiungono maledicendo le loro gambe che tremano e non gli permettono di arrivare velocemente dove sei tu. Nel frattempo sei scoppiata diverse volte in lacrime guardando il sangue e i due sul motorino che si lamentano: ti senti anche un po' scema perch� non sarebbe proprio normale, ti dici, fare una cosa del genere davanti a tutti.
Sbrigate le pratiche di rito te ne torni a casa ed � in quel momento che senti il dolore: il collo e la schiena sono in tensione e ti fanno male. Vai dal medico e ti fai controllare, ti fai prescrivere calmanti come se piovesse e torni a casa. Con la consapevolezza di non avere pi� una macchina e di essere bloccata in un posto che tutto sommato, ti piace anche poco.
:(
Matteo - 1 Maggio 2005 22:50
Povero amore :(
Per fortuna ora sta andando tutto a posto...



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